Temu è legale in Italia? Breve risposta
Sì: Temu può operare legalmente sul mercato italiano, ma la sua attività è al centro di controlli e contestazioni da parte delle autorità europee e di quelle nazionali. Le autorità UE hanno avviato verifiche formali e, in alcuni casi, hanno espresso riserve preliminari circa la conformità di Temu a obblighi importanti (soprattutto relativi alla sicurezza dei prodotti, alla trasparenza e alle pratiche commerciali).

1) Quadro normativo rilevante (a grandi linee)
- Digital Services Act (DSA)
Il DSA impone obblighi stringenti ai grandi marketplace: valutazione dei rischi, misure per impedire la circolazione di merci illegali, trasparenza degli algoritmi e procedure per sospendere/riattivare venditori. La Commissione europea ha avviato procedimenti contro Temu per possibili violazioni del DSA, in particolare per la gestione del rischio relativo alla vendita di prodotti potenzialmente illegali.
- Norme UE sulla tutela dei consumatori
Direttive e regolamenti (ad es. Consumer Rights Directive, Unfair Commercial Practices Directive) richiedono chiarezza su prezzi, promozioni, informazione sul venditore, garanzie e resi. Organizzazioni dei consumatori e autorità nazionali hanno chiesto a Temu maggiore trasparenza e conformità.
- Sicurezza dei prodotti e responsabilità
Il mercato UE richiede che i prodotti immessi siano sicuri e conformi (es. marcatura CE, limiti chimici per giocattoli). Le indagini europee hanno evidenziato un rischio elevato che su Temu siano presenti prodotti non conformi o illegali, motivo per cui la Commissione ha sollecitato misure correttive.
- Normativa italiana: ruolo dell’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato)
L’AGCM interviene quando ricorrono pratiche commerciali scorrette, pubblicità ingannevole o violazioni delle regole sulla concorrenza. Se emergessero pratiche come sconti falsi, claim ingannevoli o condotte anticoncorrenziali collegate al funzionamento del marketplace, l’AGCM ha poteri sanzionatori e di ingiunzione in Italia (come dimostrato da recenti interventi su altri grandi marketplace). Per Temu, fino a oggi le azioni più rilevanti sono state guidate a livello UE; non risultano (al momento delle fonti consultate) sanzioni pubbliche dell’AGCM specifiche contro Temu, benché le autorità italiane partecipino al dialogo e alle azioni coordinate europee.
2) Cosa stanno contestando le autorità (punti chiave emersi)
-
Gestione del rischio prodotti illegali: la Commissione ha rilevato un’“alta probabilità” che alcuni prodotti non conformi possano essere venduti tramite Temu e che le misure preventive non siano sufficientemente mirate.
-
Trasparenza e funzionalità “di engagement”: critiche sull’uso di meccaniche gamificate e sistemi di raccomandazione poco trasparenti, che possono incentivare acquisti impulsivi.
-
Informazioni sui venditori e tutela del consumatore: richieste di indicazioni più chiare su chi vende, dove è ubicato il venditore, responsabilità in caso di prodotti non conformi.
3) Implicazioni pratiche per i consumatori italiani
-
Acquistare su Temu è possibile, ma conviene fare attenzione: leggere recensioni, verificare descrizioni tecniche e preferire venditori con feedback positivo.
-
Controllare etichette di conformità (es. CE sui prodotti rilevanti) e conservare documentazione per eventuali contestazioni.
-
Se trovi prodotti pericolosi o pratiche fuorvianti, segnala all’Autorità garante dei consumatori o tramite il sistema di segnalazione del portale della Commissione/DSA.
4) Cosa può fare l’AGCM (e perché è importante)
L’AGCM può:
-
aprire istruttorie su pratiche commerciali scorrette o pubblicità ingannevole in Italia;
-
imporre sanzioni pecuniarie o misure correttive;
-
coordinarsi con la Commissione e con altre autorità nazionali nell’ambito del Comitato dei Garanti e del Consumer Protection Cooperation Network (CPC).
Questo significa che, anche se l’azione principale è partita dall’UE (DSA e autorità europee), l’AGCM ha strumenti per intervenire su aspetti nazionali di tutela dei consumatori e concorrenza.
5) Cosa rischia Temu (e cosa possono fare le autorità)
-
Sanzioni significative a livello UE (il DSA prevede multe fino al 6% del fatturato globale in caso di violazioni gravi).
-
Ordini di correzione: rimozione di pratiche, modifica dei processi di controllo dei venditori, maggior trasparenza algoritmica.
6) Consigli pratici per i proprietari di siti/merceanti in Italia
-
Se vendi su Temu o tramite marketplace internazionali, assicurati che i tuoi prodotti rispettino le norme UE (sicurezza, marcature, dichiarazioni).
-
Fornisci informazioni chiare su venditore, garanzia, termini di reso e prezzi reali.
-
Monitora le modifiche normative (DSA, regole sui claim ambientali ecc.) per evitare contestazioni locali (es. dagli organi come AGCM) o europee.

Temu può operare legalmente in Italia, ma la sua conformità non è scontata: le autorità europee hanno già avviato controlli seri (DSA e consumer protection) e hanno formulato riserve preliminari su aspetti concreti (prodotti non conformi, trasparenza e pratiche di engagement). L’AGCM italiana ha gli strumenti per intervenire su pratiche scorrette a livello nazionale e partecipa ai coordinamenti europei. Per i consumatori la regola pratica è informarsi prima di comprare; per i venditori, adeguarsi immediatamente alle norme UE e italiane.