Negli ultimi anni, Temu è diventata una delle piattaforme di e-commerce più discusse in Europa. Con i suoi prezzi bassissimi e un’ampia varietà di prodotti, ha conquistato milioni di utenti in Italia. Tuttavia, molti consumatori iniziano a chiedersi: Temu è davvero sostenibile per l’ambiente?
In questo articolo analizziamo i diversi aspetti legati alla sostenibilità ambientale della piattaforma: dalla produzione alla logistica, fino alla responsabilità sociale.

1. Produzione e catena di fornitura
La maggior parte dei prodotti venduti su Temu proviene da fabbriche cinesi. Questo comporta un impatto ambientale legato ai trasporti e ai processi produttivi, spesso difficili da monitorare. Anche se Temu dichiara di collaborare con fornitori certificati, non esistono ancora dati pubblici verificabili sulle emissioni o sul consumo energetico delle sue catene di produzione.
Tuttavia, la piattaforma afferma di incoraggiare i partner a ridurre gli sprechi e migliorare l’efficienza energetica, un passo importante verso una maggiore trasparenza ambientale.
2. Imballaggi e spedizioni
Uno degli aspetti più critici per la sostenibilità di Temu è la logistica internazionale. Gli ordini, anche piccoli, vengono spediti singolarmente dall’Asia all’Europa, aumentando le emissioni di CO₂ legate al trasporto aereo.
Negli ultimi mesi, però, Temu ha iniziato a promuovere spedizioni consolidate e imballaggi più leggeri, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza nella consegna.
Nonostante questi sforzi, il sistema resta ancora lontano dai modelli “green” adottati da alcune piattaforme europee.
3. Durata e qualità dei prodotti
Un altro punto di discussione riguarda la qualità e la durata dei prodotti. Molti articoli venduti su Temu hanno un ciclo di vita breve, il che porta a un consumo rapido e un aumento dei rifiuti elettronici o plastici.
Per favorire un approccio più sostenibile, Temu potrebbe incoraggiare i consumatori a scegliere articoli riutilizzabili o di lunga durata, un concetto sempre più diffuso tra gli acquirenti consapevoli in Italia.
4. Iniziative ecologiche e responsabilità sociale
Sul suo sito ufficiale, Temu menziona diverse iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale e a promuovere un’economia più circolare. Tra queste, ci sono programmi di riduzione dei costi energetici nei magazzini e un miglior controllo della catena di fornitura.
Tuttavia, gli esperti sottolineano che per essere veramente “green”, l’azienda dovrebbe pubblicare rapporti di sostenibilità e collaborare con enti indipendenti per certificare i risultati ottenuti.
5. Cosa possono fare i consumatori
Anche i clienti hanno un ruolo chiave nella sostenibilità:
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Evitare acquisti impulsivi.
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Raggruppare gli ordini per ridurre le spedizioni multiple.
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Scegliere prodotti con materiali riciclabili o biodegradabili.
Un consumo consapevole può contribuire a ridurre significativamente l’impatto ambientale complessivo del commercio online.

Temu sta compiendo alcuni passi verso la sostenibilità, ma la strada è ancora lunga. La piattaforma può migliorare molto in termini di trasparenza, logistica verde e durata dei prodotti offerti.
Per ora, possiamo dire che Temu non è completamente eco-sostenibile, ma ha il potenziale per diventarlo, se continuerà a investire in pratiche ambientali concrete e verificabili.